La storia del decesso di Donato "Denis" Bergamini, il calciatore del Cosenza morto in circostanze mai chiarite il 18 novembre 1989 sulla statale 106 all'altezza di Roseto Capo Spulico, nel cosentino, si arricchisce di un nuovo capitolo.

La Procura della Repubblica di Castrovillari, a conclusione della terza inchiesta su quei fatti, ha chiesto il rinvio a giudizio dell'ex fidanzata di allora di Bergamini, Isabella Internò, con l'accusa di omicidio premeditato aggravato dai motivi abietti.

La donna è accusata in concorso con soggetti al momento ignoti.

Escono invece dall'inchiesta il marito della donna, che era indagato per favoreggiamento in relazione alle dichiarazioni fornite dalla moglie in fase di escussione come teste, e Raffaele Pisano, l'autista del camion che il 18 novembre di 32 anni fa finì sopra il corpo del centrocampista rossoblu.

L'uomo ai tempi fu anche processato e assolto dall'accusa di omicidio colposo. In quegli anni, infatti, la tesi portata avanti fu quella del suicidio, con Bergamini che, secondo la ricostruzione dell'epoca, si sarebbe gettato sotto le ruote del camion dopo una discussione con la Internò che si trovava insieme a lui.

Un suicidio al quale non hanno mai creduto i genitori di Bergamini e soprattutto la sorella Donata, che ne corso degli anni ha raccolto diversi elementi per fare riaprire le indagini.

LA PRIMA INCHIESTA PER OMICIDIO - La prima volta ci riuscì nel 2011, quando la Procura di Castrovillari riaprì l'inchiesta anche alla luce di una perizia del Ris secondo cui Bergamini era già morto quando è finito sotto al camion. La Procura prima indagò la Internò e il camionista, ipotizzando l'omicidio per la prima e il favoreggiamento per il secondo, poi chiese l'archiviazione.

LA RIESUMAZIONE DEL CORPO E L'ACCUSA DI OMICIDIO - Nuovo capitolo nel 2017, quando l'allora procuratore Eugenio Facciolla fece riesumare il corpo del calciatore.

Dagli esami fatti emersero quelle che furono definite "incongruenze" con l'autopsia effettuata all'epoca della morte. Una perizia disposta dai pm giunse poi alla conclusione che Bergamini era morto "per soffocamento".

Tutti elementi che hanno portato adesso alla richiesta di rinvio a giudizio per la Internò, accusata di avere ucciso, con l'aiuto di qualcuno ancora da identificare, Denis, "colpevole" ai suoi occhi di avere troncato la relazione sentimentale che li legava. L'udienza davanti al gup di Castrovillari è stata fissata per il 2 settembre prossimo.

(Unioneonline/L)
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