L'assunzione era già concordata, andavano risolte solo le ultime formalità burocratiche per perfezionare il contratto di lavoro stagionale con cui Paolo, ragazzo milanese, avrebbe dovuto prestare servizio da giugno a settembre come cameriere in un hotel a Cervia, nel Ravennate.

Ma quando il ragazzo ha mandato la mail con la carta d'identità, l'albergo che lo stava assumendo ha cambiato idea a causa di un "piccolo" particolare: il colore della pelle di Paolo, nero.

"Mi dispiace Paolo ma non posso mettere ragazzi di colore in sala, qui in Romagna la gente è molto indietro con la mentalità. Scusami ma non posso farti venire, ciao". Questo il testo dell'sms recapitato al ragazzo, che pure ha varie esperienze nel settore turistico e ricettivo, anche sulla riviera romagnola.

A denunciare la vicenda è la Filcams - Cgil di Ravenna, che sta preparando una vertenza per accompagnare il giovane milanese in tribunale: "Siamo di fronte a un evidente caso di discriminazione razziale in cui a un danno patrimoniale per aver perso la stagione estiva lavorativa si somma l'umiliazione e la profonda ingiustizia di cui si è vittima. Siamo certi che la Romagna saprà distinguersi dall'inaccettabile connotazione che le ha riservato l'albergatore".

(Redazione Online/L)
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