La procura di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio per 11 persone, accusate di essere coinvolte nel presunto sequestro di Alma Shalabayeva e Alua Ablyazova, moglie e figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, avvenuto nel maggio 2013.

Gli indagati sono 7 agenti di polizia (tra cui l'ex capo della Squadra mobile di Roma Renato Cortese), il giudice di pace Stefania Lavore e tre diplomatici del Kazakhstan, che dovranno rispondere delle accuse di sequestro di persona, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.

La Shalabayeva era stata prelevata, insieme alla figlia di 6 anni, nella sua villa di Casalpalocco da alcuni poliziotti italiani che, su indicazione dell'ambasciata del Paese ex sovietico, avevano fatto irruzione nella casa per arrestare il "ricercato internazionale" Ablyazov, che invece si trovava in Gran Bretagna.

La donna e la bambina erano poi state espulse dal territorio italiano.
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