Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede vuole vederci chiaro sulla scarcerazione di Massimo Carminati avvenuta questa mattina.

Il principale protagonista dell'inchiesta Mafia capitale è uscito oggi dal carcere di Massama, dopo cinque anni e sette mesi, per scadenza dei termini di custodia cautelare.

Il Tribunale della Libertà ha accolto l'istanza dei suoi avvocati e ora l'ex boss della Banda della Magliana potrà essere riarrestato solo dopo il ricalcolo della pena.

Bonafede ha però incaricato gli ispettori di svolgere i necessari accertamenti per verificare se ci siano stati illeciti, ritardi o omissioni.

Nato a Milano, 62 anni, Carminati viene arrestato poco lontano dalla sua abitazione di Sacrofano il 2 dicembre 2014. Il 20 luglio del 2017 il tribunale lo condanna a 20 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e a numerosi altri reati. Nell'inchiesta Mafia capitale finiscono in carcere altre 36 persone.

L'11 settembre 2018 la Corte d'appello, riconoscendo la sussistenza dell'elemento mafioso, infligge a Carminati 14 anni e mezzo. Verdetto annullato dalla Cassazione il 22 ottobre del 2019, che fissa un nuovo processo solo per la rideterminazione delle pene. Dopo poco viene firmato il decreto di revoca del 41 bis per Carminati, che oggi torna libero.

(Unioneonline/D)
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