Tre arresti in Piemonte per reati legati al caporalato.

A scoprire le irregolarità sono stati i carabinieri di Canelli (Asti). Da quanto emerso nel corso delle indagini, tre albanesi avrebbero sfruttato braccianti agricoli extracomunitari nel corso della vendemmia nell'area del Monferrato. La paga oraria era di tre euro e il lavoro si svolgeva anche per 10 ore ininterrottamente.

Oltre ai tre finiti in manette, che erano a capo di una cooperativa di Canelli, i militari hanno denunciato a piede libero altre cinque persone.

Le accuse per tutti sono, a vario titolo, quelle di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravato dalla finalità di discriminazione razziale.

Gli stranieri sfruttati sono originari di Nigeria, Gambia, Senegal e Mali e provenivano in gran parte da centri di accoglienza per migranti.

Spesso umiliati, insultati e costretti a vivere in condizioni degradanti all'interno di stabili fatiscenti, dai loro salari venivano detratte le spese di vitto e alloggio, oltre alla quota per il servizio di trasporto che li conduceva nelle vigne.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata