"Un esperimento sociale", così si sarebbe giustificato il maestro di una scuola di Foligno dopo la bufera scoppiata su quanto avvenuto in una sua classe, con un bambino di colore messo in un angolo e deriso perché "proprio brutto".

"Si trattava di una sperimentazione didattica che avevo annunciato ai ragazzi - ha detto nel corso di un'intervista al Corriere della Sera - Ho detto loro 'Possiamo provare a fare qualcosa di questo tipo?' e mi hanno risposto 'Proviamo'. Volevo parlare loro della Shoah... e così ho fatto vedere alla classe che cosa non si dovrebbe fare mai, isolare qualcuno perché non ha la pelle del tuo stesso colore".

Intanto la dirigente della scuola elementare di via Monte Cervino, la preside Ortensia Marconi, ha notificato la sospensione dal servizio in via cautelare al maestro supplente Mauro Boccia.

I FATTI - Impegnato nella sostituzione di un collega in quinta elementare, il maestro ha deciso di fare, così si discolpa, un esperimento sociale. Ha fatto alzare l'unico bambino di colore della classe dicendo: "Vedete che è brutto?".

A parlare di quanto accaduto in classe sono stati gli stessi alunni che l'hanno raccontato ai genitori una volta tornati a casa e sono stati poi loro ad informare la dirigente scolastica.

Anche il ministro dell'Istruzione Bussetti vuole sia fatta chiarezza su quanto accaduto: "La scuola è luogo di inclusione ed è di tutti", ha ribadito.

Sulla vicenda, questa mattina, è intervenuto anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Sono vicino a quel bimbo, ma che sia sempre colpa di Salvini, come pensano i professoroni e dei commentatori di sinistra fa ridere i quattro angoli del mondo - ha detto il vicepremier - Dicono che l'Italia è razzista? In realtà è il Paese più generoso e più accogliente del mondo ma gli italiano vogliono il rispetto delle regole".

(Unioneonline/s.a.)
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