Una scia di furti portati a termine - o tentati - ai danni di bancomat da una banda composta da tre persone, tra cui due ultrasessantenni, è alla base delle misure cautelari che vengono eseguite in queste ore dai carabinieri in Piemonte.

Gli indagati, secondo gli inquirenti, avrebbero agito nell'autunno scorso tra le province di Torino e cuneo con l a tecnica della "marmotta": avvalendosi anche dell'opera del dipendente di un'armeria che forniva informazioni sul confezionamento di ordigni, utilizzavano jammer (i disturbatori di frequenze), bande chiodate a quattro punte, guanti e attrezzi da scasso, maschere e auto rubate con auto contraffatte per portare a termine i "colpi" principalmente contro gli sportelli bancomat di Poste italiane e istituti di credito.

A fermarli ci hanno pensato i militari del Nucleo investigativo.

(Unioneonline/s.s.)
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