Persiste nell'aria più a lungo di quanto faccia ogni altro virus finora noto, le sue particelle trasportate dalle goccioline possono fare salti di circa due metri e, se tocca le superfici, può resistere da qualche ora ad alcuni giorni. Le tracce del nuovo coronavirus SarsCoV2, sebbene debolissime, sono state trovate in Francia anche nell'acqua.

E' presto per trarre, su queste basi, conclusioni sulla contagiosità del coronavirus: le indicazioni per non contrarlo restano sempre le stesse, eppure quelle elencate sono tutte tessere di un mosaico ancora incompleto, che permettono di conoscere il comportamento del Covid-19.

Certo è che si tratta di un virus aggressivo che si trasmette molto facilmente, ma il quadro è tutto da chiarire.

La notizia più recente riguarda la capacità delle sue particelle di restare in sospensione nell'aria fino a 16 ore, un periodo molto più lungo rispetto ai virus che fanno parte della sua stessa famiglia, in particolare qualli responsabili della Sars e della Mers.

La ricerca è stata pubblicata sul sito MedRxiv e arriva dalla collaborazione fra le università americane Tulane e Pittsburgh con l'Istituto statunitense per lo studio delle malattie infettive Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases), che fa parte dei National Institutes of Health (Nih).

Quanto alle superfici: resiste fino a 4 ore sul rame, a 24 sul cartone e a 72 su plastica e acciaio inox.

Bisogna sempre ricordare che, sulle superfici come nell'acqua, trovare tracce del virus non significa che questo sia attivo e riesca a contagiare. Ragion per cui le precauzioni da rispettare restano sempre le stesse.

(Unioneonline/L)
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