"Ma perché non si ammazza, ma fallo ammazzare".

A parlare è il boss mafioso siracusano, Salvatore Giuliano, intercettato dalle forze dell'ordine.

L'obiettivo è il giornalista Paolo Borrometi, direttore del sito la spia.it, impegnato in inchieste sul territorio.

L'intercettazione tra il boss e un esponente di spicco di Cosa nostra, Giuseppe Vizzini, è riportata nell'ordinanza di custodia cautelare a firma della gip del tribunale di Catania, Giuliana Sammartino, che oggi ha portato in carcere tre persone e una quarta ai domiciliari per un attentato dinamitardo all'auto dell'avvocato Adriana Quattropani.

Il legale, in qualità di curatore fallimentare, stava ponendo i sigilli a una stazione di servizio a Pachino.

"Giuseppe Vizzini - si legge nel documento - ingiuriava il giornalista d'inchiesta Borrometi e Giuliano consigliava di farlo ammazzare".

Il clan catanese dei Cappello, su richiesta di Giuliano, "stava per organizzare un'eclatante azione omicidiaria" per "eliminare lo scomodo giornalista".

Borrometi già in passato è stato bersaglio di diverse minacce e intimidazioni mafiose, tanto da essere sottoposto a un servizio di scorta.

(Unioneonline/F)
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