Ai domiciliari lo stalker della pallavolista sarda Alessia Orro: "Segni di pentimento"
Il 53enne novarese potrà anche rientrare al lavoroSono stati disposti gli arresti domiciliari per il 53enne accusato di stalking nei confronti di Alessia Orro, pallavolista oristanese della Unet Yamamay e della Nazionale azzurra.
La gip di Varese Nicoletta Guerrero ha accolto l'istanza della legale del professionista novarese, che ora potrà anche rientrare al lavoro.
Dovrà inoltre seguire un percorso di riabilitazione e non contattare in alcun modo la sua vittima, parenti, amici e colleghi.
Se dovesse violare una delle disposizioni tornerà in carcere.
Durante l’interrogatorio di convalida, la scorsa settimana, l'uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità, ma si è detto "pentito".
Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe perseguitato per mesi la giocatrice 21enne, contattandola sui social per chiederle appuntamenti.
Avrebbe inoltre presenziato a tutti gli eventi e alle partite della squadra di Busto, che seguiva grazie a un abbonamento vip, facendo in modo di alloggiare negli stessi hotel della pallavolista.
Sarebbe anche arrivato a chiederle incontri sessuali, a pedinarla e a minacciarla.
Un vero e proprio incubo per la giovane sarda, che più volte aveva messo le cose in chiaro, intimandogli di starle lontano.
Il 53enne è stato arrestato il 24 settembre dopo lo sbarco da una volo proveniente da Olbia, dove si era recato proprio per seguire l'ennesimo match in trasferta della squadra della Orro.
(Unioneonline/F)