"La mafia pugliese non è serie di B": sono le parole di Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, sull'agguato avvenuto in provincia di Foggia e che ha visto come vittime un boss e altre tre persone.

"Purtroppo - ha aggiunto nel corso dell'intervista radio - la storia non è nuova, le faide tra i clan mafiosi foggiani risalgono a oltre 30 anni fa con circa 300 omicidi, l'80% dei quali sono rimasti impuniti, e questo la dice lunga sulle difficoltà di investigare".

"La mafia foggiana - spiega ancora - è una costola della camorra napoletana. Negli ultimi tempi sono state rafforzate le strutture investigative sul territorio e credo che si procederà oltre. Ad aprile scorso è stata aperta una sezione del Ros a Foggia che mancava, la procura distrettuale di Bari si prodiga moltissimo per coordinare le indagini".

Ma, ha detto Roberti, "bisogna fare di più, anche sul piano della cooperazione internazionale per frenare i fiumi di droghe leggere che arrivano dall'Albania perché sono quelli che stanno scatenando la faida". E ha chiesto la collaborazione dei cittadini, senza la quale "non si va molto lontano".

(Redazione Online/s.s.)

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