Dovrà scontare due anni di reclusione in carcere e altri due in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) Tamara Masia, la 43enne vercellese di origini sarde che lo scorso 4 gennaio, in piazza Gae Aulenti a Milano, ha aggredito un 28enne con cui aveva avuto una breve relazione.

Quel giorno la donna ha prima spruzzato addosso al barista uno spray al peperoncino, poi gli ha versato sul viso dell'acido provocandogli ustioni alla guancia e al collo.

Secondo una perizia psichiatrica, al momento dei fatti era parzialmente incapace di intendere e volere per turbe psichiche di cui soffre e di elaborare l'abbandono.

Da qui la decisione di trasferirla in una Rems, struttura dedicata ad autori di reato affetti da disturbi.

"Non volevamo infierire su una condanna detentiva - ha affermato l'avvocato Fausto Gianelli, legale di parte civile del giovane che si è visto riconoscere una provvisionale di 10mila euro -. Crediamo sia stata una decisione giusta quella di disporre fin da subito la custodia cautelare in una Rems, dove la Masia dal carcere verrà trasferita non appena ci sarà posto in quanto è stata ritenuta socialmente pericolosa sia per il mio cliente, che è preoccupato per le ultime lettere che lei gli ha inviato dal carcere, sia per la collettività".

Masia è stata processata con rito abbreviato per stalking e lesioni personali aggravate.

(Unioneonline/D)
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