Si moltiplicano le reazioni per la morte di Silvio Berlusconi, deceduto oggi alle 9.30 all’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato da quattro giorni. 

«Era soprattutto un combattente – ha detto la premier Giorgia Meloni – era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono state esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d'Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell'impresa».

La presidente del Consiglio è stata anche intervista al Tg5 delle 20 da Clemente Mimun: «Averlo, potersi confrontare con lui era un elemento che ti tranquillizzava in tante cose. Lui c'era passato prima e aveva fatto bene. Sono molto fiera anche del fatto che ultimamente, soprattutto, spesso mi chiamava e mi diceva 'stai lavorando bene'. E non era facile insomma per un uomo con quella esperienza. E anche l'ultima telefonata che abbiamo avuto m'ha detto: 'Guarda te lo voglio dire sono molto fiero del lavoro che stai facendo, di come lo stai facendo'», ha detto.

«Abbiamo il dovere, come Forza Italia, di andare avanti, seppur feriti. Lo faremo ancora sotto la sua guida morale e spirituale e continueremo a lavorare nel solco delle sue indicazioni», le parole di Antonio Tajani, coordinatore nazionale del partito, che si trova a Washington. «Il destino vuole che io mi trovi oggi qui, negli Stati Uniti, al cimitero di Arlington, un luogo che riassume il percorso umano e politico di Silvio Berlusconi, un luogo dove si testimonia il valore della libertà», aggiunge il ministro.

«Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi», la nota del Quirinale. «La leadership di Berlusconi ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana» e ha «progressivamente integrato il movimento politico da lui fondato nella famiglia popolare europea favorendo continuità nell’indirizzo atlantico ed europeista della nostra Repubblica».

Papa Francesco ha inviato un telegramma di condoglianze alla famiglia esprimendo «sentita partecipazione al lutto per la perdita di un protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica. Sua Santità - sottolinea il telegramma - invoca dal Signore la pace eterna per lui e la consolazione del cuore per quanti ne piangono la dipartita. Mi unisco al cordoglio con un fervido ricordo nella preghiera».

Il vicepremier Matteo Salvini ha ricevuto la notizia nel corso di un incontro con la Guardia Costiera sul Lago Maggiore. Ha chiesto un minuto di silenzio per «un grande uomo e un grande italiano» quindi ha annullato tutti gli appuntamenti pubblici e si è messo in viaggio verso Milano.

Tra i primi a twittare, il numero uno di Italia Viva Matteo Renzi: «Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve».

«Ha lottato fino alla fine contro la malattia con un coraggio incredibile. Riposi in pace», ha detto Carlo Calenda, leader di Azione.

«Un grande, enorme dolore. Lascia un vuoto enorme perché è stato un grande. È finita un'epoca, si chiude un'era. Gli ho voluto molto bene. Addio Silvio». Lo ha scritto il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

La segretaria del Pd Elly Schlein: «Di fronte alla scomparsa di Silvio Berlusconi vogliamo far arrivare tutta la nostra vicinanza al dolore della sua famiglia, dei suoi cari e di tutta Forza Italia, così come vogliamo che arrivi al Governo e alle forze di maggioranza. Con la morte di Silvio Berlusconi si chiude un'epoca. Tutto ci ha divisi e ci divide dalla sua visione politica, resta però il rispetto che umanamente si deve a quello che è stato un protagonista della storia del nostro Paese. Le più sentite condoglianze da parte del Partito Democratico».

«Sul mio rapporto politico con Silvio Berlusconi sono state dette da entrambi migliaia di parole – le parole di Gianfranco Fini, ex presidente della Camera e leader di Alleanza Nazionale - Nell'ora della sua dolorosa scomparsa desidero rendergli omaggio ricordandone la grande umanità. Nel febbraio 2008 quando, a pochi giorni di distanza, tutti e due perdemmo nostra madre, Silvio fu davvero, in un momento doloroso per entrambi, un amico che mi fu di conforto. Con identico sentimento rivolgo ai figli, ai familiari e alla comunità di Forza Italia le mie sentite condoglianze».

La presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen: «Sono addolorata per la notizia della scomparsa dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ha guidato l'Italia in un momento di transizione politica e da allora ha continuato a plasmare il suo amato Paese. Porgo le mie condoglianze alla sua famiglia e al popolo italiano».

«Sto male, nonostante tutto non me l'aspettavo». Arrigo Sacchi piange al telefono con l’Ansa per un «amico geniale al quale devo tutto». «Silvio Berlusconi è stato un uomo generoso - aggiunge l'ex tecnico del Milan che vinse tutto - e ha cercato di cambiare questo Paese difficile, formato da individualisti. Lo era anche lui? No, pensava d’insieme e vedeva lontano: quando mi prese gli dissi "lei o è pazzo o è un genio". Visti i risultati, datemi voi la risposta...».

Commovente il messaggio di Carlo Ancelotti che con il Milan ha vinto due Coppe campioni da giocatore e due da allenatore. «La tristezza di oggi, non cancella i momenti felici passati insieme. Rimane una riconoscenza infinita al presidente, ma soprattutto ad un uomo ironico, leale, intelligente, sincero, fondamentale nella mia avventura da calciatore prima, e da allenatore poi. Grazie Presidente».

(Unioneonline/D)

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