Ricorre oggi il 44esimo anniversario della strage di Bologna, uno degli attentati più devastanti messi a segno dal terrorismo nella storia d’Italia. 

Erano le 10.25 del 2 agosto 1980 quando un potente ordigno deflagrò alla stazione del capoluogo emiliano, seminando morte e distruzione. 

Pesantissimo fu il bilancio: 85 vittime e oltre 200 feriti. Tra coloro che persero la vita anche tre donne sarde: Lidia Olla, Maria Fresu (al centro di quello che secondo alcuni sarebbe un “mistero”), la sua figlioletta Angela, di appena tre anni. 

Le inchieste che seguirono la carneficina individuarono come esecutori materiali dell’atto terroristico alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari.

In occasione della triste commemorazione in questi giorni su Palazzo d'Accursio, sede del Comune di Bologna, e anche su una delle torri della Regione Emilia-Romagna a Bologna sono stati esposti grandi striscioni con la scritta “Bologna non dimentica”.

(Unioneonline)

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