Il 13 giugno del 1983 tre carabinieri vengono uccisi a Palermo, in via Scobar. Sono Mario D’Aleo (capitano) e i colleghi Giuseppe Bommarito e Pietro Morici.

L’attentato viene portato a termine da un commando composto da tre persone che aprono il fuoco mentre i militari sono sull’auto di servizio. Un’esecuzione in pieno stile mafioso.

Per fare luce sulla vicenda sono state necessarie le confessioni di alcuni collaboratori di giustizia che hanno fatto i nomi dei responsabili. Come mandanti sono stati condannati all’ergastolo Michele Greco, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Giuseppe Farinella e Nenè Geraci. Gli esecutori materiali sono stati individuati in Michelangelo La Barbera, Salvatore Biondino e Domenico Ganci.

(Unioneonline/s.s.)

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