Il metro di giudizio sono i sensi. Più le esperienze che sono in grado di evocare. Il mondo della vitienologia  è vario e vasto. E per poterci viaggiare con consapevolezza ecco “Vitae” , la Guida Vini 2023 dell’Associazione Italiana Sommelier.

Un volume di oltre 1320 pagine che racconta oltre 30mila etichette di tutta Italia e assegna premi. Alle eccellenze, alle eccellenze tra le eccellenze, ma anche ai vini capaci di suscitare “amore al primo sorso” e ai migliori per rapporto tra valore e prezzo.  Nona edizione, con grandi numeri, anche per la Sardegna, dove le aziende stanno vivendo un periodo  di evoluzione e ricerca,  con le radici (di vite) ben piantate nella tradizione. 

La guida è stata presentata questa mattina a Cagliari nel salone all’ultimo piano del palazzo del Banco di Sardegna. A fare gli onori di casa il presidente dell’Ais Sardegna, Antonio Furesi, che dopo aver lodato il grande sforzo per ottenere un eccellente risultato, dopo anni di pandemia, parla anche delle novità: «Quest’anno variamo anche l’app aggiornata e rinnovata: sarà il punto di riferimento per gli appassionati del vino, che troveranno tutte le indicazioni contenute nel volume cartaceo, ovunque si trovino». 

Il braccio operativo nella realizzazione della Guida in Sardegna è stato Pierpaolo Fiori: «Nell’Isola hanno collaborato con noi 62 aziende, per un totale di 387 vini assaggiati. Numeri mai raggiunti in precedenza», spiega, «che ci hanno permesso di scattare una fotografia dettagliata del settore e di tracciare le linee di tendenza». Che certificano una certa stasi nella produzione dei rosati fermi, «mentre aumentano gli spumanti. Cresce la tendenza alla macerazione in anfora, che dimostra un accresciuto coraggio. Mentre si affermano sempre più i vini rossi freschi, senza impegnativi passaggi in botte, che possono piacere anche ai più giovani». Fiori segnala anche una «piacevole anomalia: questo sembra essere l’anno delle vernacce. Ne abbiamo assaggiato di straordinarie». 

I RICONOSCIMENTI. Ma chi terrà in mano la Guida vuole conoscere i giudizi degli esperti. Il premio di eccellenza, il Tastevin, logo dell’Associazione italiana sommelier, è stato assegnato al Vermentino di Sardegna C’era una volta 2019 di Giovanna Chessa. Eccellenza tra le eccellenze che hanno ricevuto le “Quattro viti”. Che sono: 

755 MT 2020 – Jankara

AL SOL BRILLA 2020 – La Contralta

ANGIALIS 2017 – Argiolas

BARRILE 2027 – Attilio Contini

BARRUA 2019 – Agripunica

BE LUNA 2019 – Bentu Luna

CAGLIARI MALVASIA ESTISSA 2020 – Audarya

CANNONAU DI SARDEGNA CLASSICO D53 2018 – Cantina Dorgali

CANNONAU DI SARDEGNA SENES RISERVA 2018 – Argiolas

CARIGNANO DEL SULIS PASSITO FORTE ROSSO 2019 – Mesa (Gemma)

CARIGNANO DEL SULCIS SUPERIORE GAVINO 2019 – Mesa

CARIGNANO DEL SULCIS SUPERIORE TERRE BRUNE 2018 – Cantina Santadi

ENTEMNARI 2020 – Pala

HASSAN 2018 – Tenuta Asinara (Gemma)

LATINIA 2017 – Cantina Santadi

LOGHERI – Cantina Oliena

MALVASIA DI BOSA RISERVA 2016 – Giovanni Battista Columbu

MANDROLISAI MEMORIAS CRECCHERIE 2020 – Fradiles

MANDROLISAI URAS 2019 – I Garagisti di Sorgono

MOSCATO DI SORSO SENNORI ORO ORO 2020 – Viticoltori Romangia

SU’OLTRE 2019 – Cantine Su’Entu

TURRIGA 2018 – Argiolas (Gemma)

VERMENTINO DI GALLURA VENDEMMIA TARDIVA MONTIDIMOLA 2020 – Vigne Surrau

VERMENTINO DI SARDEGNA CAYENNA SUBMARINER 2021 – Tenuta Asinara

VERNACCIA DI ORISTANO  ANTICO GREGORI 1979 – Attilio Contini (Gemma)

VERNACCIA DI ORISTANO JUDIKES RISERVA 2008 – Cantina della Vernaccia

VERNACCIA DI ORISTANO RISERVA 1997 – Attilio Contini (Gemma)

VT 2020 - Capichera  

Tra questi, cinque sono stati insigniti anche con la gemma (sopra in neretto), che indicano i vini con le migliori performance. 

Segnalati anche i vini Cupido, che per i sommelier sardi hanno fatto scoccare l’amore al primo sorso. Sono il Cannonau di Sardegna Perda Rubia 2019 (Tenute Perda Rubia), il Tìros 2017 (Siddùra) e il Ziru 2020 (Antonella Corda). 

Gli esperti pensano a tutte le tasche. Così ecco il contrassegno della bilancia, che indica i migliori vini per rapporto valore/prezzo. Parlare di “qualità” sarebbe una deminutio. I vini sono il Cannonau di Sardegna Neale 2019 (Cantine di Orgosolo), il Nasco di Cagliari Montesicci 2021 (Cantine di Dolianova), il Nuragus di Cagliari Milleluci 2021 (Pala). il Tino Sur Lie 2020 (Mora&memo) e il Vermentino di Sardegna Tuvaoes 2021 (Giovanna Cherchi). 

Enrico Fresu

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