19 maggio 2009 alle 11:59aggiornato il 19 maggio 2009 alle 11:59
Via Milano, alla ricercadi una traccia del killer
Alle undici le quattro tute bianche degli Ert e l'esperta chimica, in abiti borghesi, varcano il cancelletto bianco al numero 67 di via Milano, a Cagliari. In mano le valigette blu con la scritta “polizia scientifica” e due scatoloniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dentro, strumenti, attrezzature tecnologiche e l'acido in grado di far emergere impronte digitali altrimenti impossibili da scovare. Tutto il necessario per cercare le tracce dell'assassino - o degli assassini - di Antonietta Piredda. Il lavoro è iniziato dalla stanza del delitto: il tinello. Gli esperti hanno lasciato via Milano alle 20: nove ore di lavoro, con una pausa forzata per consentire ai reagenti chimici di fare il loro dovere.
DELITTO PERFETTO Gli Esperti ricerca tracce sono arrivati a Cagliari divisi: la specialista in chimica è atterrata all'aeroporto di Elmas, i quattro colleghi sono sbarcati dal traghetto partito da Civitavecchia con un'auto carica dei preziosi strumenti di lavoro. Accompagnati dal pm Rossana Allieri (salita al secondo piano per togliere i sigilli dall'appartamento della maestra in pensione) e dal dirigente della polizia scientifica di Cagliari, Domenico Chierico, i cinque componenti del gruppo si sono ritrovati sulla scena dell'omicidio. Un delitto apparentemente perfetto: chi ha ucciso la donna, originaria di Sassari e trapiantata prima a Carbonia e poi a Cagliari, non ha lasciato tracce evidenti. Così le diverse piste investigative (alcune ritenute interessanti) battute dagli uomini della squadra mobile, guidati da Oreste Barbella e dal vice Cosimo Bari, non hanno trovato riscontri oggettivi© Riproduzione riservata