Via alla riorganizzazione dei centri unici di prenotazione – Cup - in Sardegna. Fra le novità, previsti sistemi di recall automatizzati e manuali per gestire le disdette e ridurre i cosiddetti "no-show" (mancate presentazioni alle visite, senza preavviso), liste attive per ottimizzare le disponibilità e permettere il richiamo automatico degli utenti in caso di rinunce e campagne di comunicazione mirate.

Una prima fase di sperimentazione è già stata avviata nella Asl del Medio Campidano con l'obiettivo di ottimizzazione dei tempi di attesa e di migliore accesso alle prestazioni sanitarie. La Giunta ora ha dato mandato a tutte le aziende sanitarie regionali di attuare, entro l'anno in corso, gli indirizzi e le disposizioni contenute nel progetto operativo.

«Con questo progetto rendiamo più efficiente e trasparente l'intero sistema delle prenotazioni sanitarie in Sardegna - spiega l'assessore Armando Bartolazzi - L'obiettivo è ridurre i tempi di attesa, limitare le mancate presentazioni e garantire ai cittadini un servizio più equo e moderno, fondato su una gestione digitale e coordinata a livello regional». Il progetto operativo nasce su impulso di una precedente delibera del 5 giugno che, in attesa della gara di affidamento dei servizi Cup, aveva dato il via libera le linee guida e fornito indirizzi gli operativi alle aziende sanitarie dando al contempo mandato all'Azienda regionale della salute (Ares) e all'azienda in house di Information Technology, Sardegna IT, di predisporre un progetto esecutivo, sotto il coordinamento del Responsabile Unico per l'Assistenza Sanitaria (Ruas), Luigi Minerba.

«Chiunque abbia avuto bisogno di prenotare una visita o un esame sa quanto sia importante poter contare su un sistema efficiente, trasparente e semplice da utilizzare – le parole della governatrice Alessandra Todde -. È da qui che parte il nostro progetto di riorganizzazione del Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale: un intervento concreto per ridurre i tempi di attesa e migliorare l'accesso dei cittadini ai servizi sanitari».

«Questo intervento - conclude Todde - rappresenta un tassello del percorso di riorganizzazione complessiva della sanità sarda. Sappiamo che c'è ancora molto da fare, ma continueremo a lavorare insieme alle aziende sanitarie per rendere il sistema più efficiente e restituire fiducia nel servizio pubblico».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata