Sono stati filmati mentre piazzavamo bocconi avvelenati e imbottivano di topicida tordi e altri volatili per uccidere, in una lenta agonia, altri animali. I volontari del Cabs hanno consegnato ai carabinieri ben undici filmati in cui vengono immortalati due uccellatori di Capoterra mentre piazzavano esche mortali lungo un sentiero nel territorio di Uta, non lontano dalla chiesetta di Santa Lucia. I due sono stati seguiti per alcuni giorni, poi sono state piazzate sul percorso delle telecamere nascoste che hanno ripreso tutte le fasi di preparazione dei bocconi avvelenati. I bracconieri, secondo quanto emerso dai video, non si sono limitati a preparare le trappole per gli uccelli ma hanno riempito il bosco di sostanze nocive come topicidi per uccidere gatti selvatici e martore (specie protetta dalla legge), loro "rivali" nella caccia. Uno degli uccellatori è stato immortalato mentre eviscerava un tordo per poi imbottirlo con bustine di ratticida con effetto anticoagulante, in modo che una volta mangiato avrebbe fatto morire tra atroci sofferenze qualsiasi animale. Secondo il Cabs, visto che i due hanno poi recuperato le "grive" uccise con il veleno forse per venderle, ci potrebbero essere rischi anche per l'alimentazione umana. Altri pericoli potrebbero correre i cani da caccia. I volontari hanno presentato una formale denuncia ai carabinieri, consegnando tutto il materiale video. I due sentieri di morte sono stati distrutti, eliminati 800 lacci, 8 trappole per la cattura di uccelli e 13 lacci per la cattura di cinghiali e gatti. Trovate e rimosse lungo il sentiero trappole e bocconi costituiti da topi selvatici avvelenati.
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