Trenino Verde, attrazione a metà
Non ha eguali in tutta Europa, a partire dalla lunghezza delle tratte tanto amate dai visitatoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sul fatto che si debba valorizzare sono tutti d’accordo, ma il Trenino Verde è un servizio ritenuto da molti ancora “insufficiente”.
Lungo la tratta fra Mandas e Laconi viaggia a pieno carico: 50 passeggeri, 80 a Ferragosto. Sardi, ma anche turisti italiani e stranieri. Peccato che si parta solo una volta a settimana: la domenica, e nemmeno tutte. «Qualche volta il trenino transita nell'altra linea e la corsa salta», conferma il sindaco di Mandas, Umberto Oppus: «Quando viaggia, però, è sempre pieno. Il problema sono le poche corse in calendario».
«Non vedo un impegno concreto per riattivare la tratta fino a Sorgono», sospira Paolo Pisu, coordinatore del Comitato di salvaguardia del Trenino Verde della Sardegna: «Né per migliorare il servizio offerto ai turisti». Il problema di fondo? L'assenza di scelte politiche da parte del governo regionale: «Siamo a fine legislatura – osserva l'ex sindaco di Laconi – e sul trenino non esiste ancora il progetto generale promesso da tempo e previsto da mozioni unanimi in Consiglio regionale».
Il progetto generale che si chiede da anni riguarda quattro tratte, per un totale di 438 chilometri: la più lunga ferrovia storica e turistica d'Europa che secondo le stime dell'ex presidente dell'Arst, Chicco Porcu, potrebbe trasportare più di 300mila turisti l'anno.
Sonia Gioia
Paola Mura Ruggiu
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