Tamponi e obbligo vaccinale: in arrivo la stretta di Capodanno. A Cagliari folla da bollino rosso in centro
Oggi la “flash survey”, giovedì la cabina di regia. Nel capoluogo, nell’ultima domenica prima delle vacanze, shopping alle stelle: pochi in giro senza mascherina
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Con l'avvicinarsi del Natale e il rischio della zona arancione in tutto il Paese, è fissata per il prossimo 23 dicembre la cabina di regia nella quale verranno prese ulteriori decisioni per arginare la diffusione del Covid, e specialmente della variante Omicron.
Sul tavolo del governo c’è un'ulteriore estensione dell'obbligo vaccinale a particolari categorie di maggiore contatto col pubblico. La valutazione verrebbe fatta anche sulla base dei risultati della nuova indagine rapida (flash survey) chiesta dal ministero della Salute per calcolare il numero di casi – e l'eventuale prevalenza – di variante Omicron in Italia, che sarà effettuata oggi.
Giuseppe Chessa, presidente provinciale dell'Ordine dei medici non ha dubbi: “Non riesco a capire perché si vada avanti pezzetto per pezzetto, categoria per categoria. Bisogna decidere l'obbligo vaccinale per tutti, subito, e siamo già in ritardo. D'altronde, è stato prorogato lo stato d'emergenza al 31 marzo, e allora mi pare più che logico imporre l'immunizzazione a tutta la popolazione attualmente vaccinabile”.
Per Gabriele Mereu, responsabile della Vaccinoprofilassi dell'Ats Sud Sardegna, “data la situazione, con la variante Omicron che sta invadendo l'Europa – ormai in rosso scuro nelle cartine dell'Ecdc – ogni azione che estenda l'obbligo vaccinale è bene accetta. Io credo che innanzitutto dobbiamo completare le tre grosse categorie – sanitari, forze dell'ordine e insegnanti – e poi partire con l'obbligo anche per tutti gli studenti. Il virus è diventato una malattia pediatrica, si stanno ammalando i no vax e i bambini (Capoterra è un esempio) dunque l'iniezione deve essere obbligatoria dai 5 anni in su. D'altronde, ci sono già vaccini necessari per la fascia 0-16 anni, e sono pure contro malattie che oggi sono del tutto sotto controllo, quindi è naturale farlo anche per il Covid, siamo in emergenza, c'è di mezzo la salute delle persone e la saturazione di ospedali e terapie intensive, dobbiamo fare in fretta”.
I TAMPONI PER I VACCINATI – Ma si parla anche di una misura che sta facendo discutere, quella di obbligare anche i vaccinati a fare i tamponi per feste e grandi eventi - dunque anche laddove dovesse essere possibile organizzare veglioni - e di estendere l’uso delle mascherine all'aperto. Al vaglio anche l'accorciamento della durata del certificato verde, a sette o cinque mesi.
“Il Green pass ha la validità che sappiamo, ma tra un mese potrebbe essere ripensato. Se la Omicron buca il vaccino significa che è completamente un altro virus. Adesso questo Green pass ha un senso ma con un'altra variante completamente diversa le cose possono cambiare”, riflette Guido Rasi, consulente scientifico del Commissario straordinario per l'emergenza Covid.
FOLLA A CAGLIARI – A Cagliari intanto l'ultima domenica per fare i regali di Natale, anche per il secondo anno di pandemia, è identica a com'è sempre stato. Folla nelle vie dello shopping già dalla mattina, con migliaia di cagliaritani spalmati tra via Manno, via Garibaldi, il Corso, via Paoli. Traffico paralizzato in via Roma e nel Largo Carlo Felice.
Una giornata da bollino rosso, insomma. Da un lato esultano i commercianti, che ritrovano così una boccata d'ossigeno importante. Dall'altra, la delicata situazione dei contagi resta ancora difficile, non a caso Palazzo Bacaredda ha disposto già dalla fine di novembre l'obbligo della mascherina all'aperto per il periodo delle feste: misura che, in generale, viene seguita dai cagliaritani, solo un po' meno da gruppi di giovani e qualche adulto.
(Unioneonline)
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