Nella sala congressi della Fiera anche diverse delegazioni delle aziende in crisi, soprattutto del Sulcis, fra cui Eurallumina, Alcoa, Ila, Rockwool e Otefail Sail, ma anche alcuni esponenti del comparto agricolo, degli imprenditori e delle istituzioni nazionali, regionali e degli enti locali (dall'Anci alle Province, ai sindaci, come quello di Carbonia e Porto Torres). Il Congresso, aperto dall'inno "Procurade e moderate" cantato da Maria Giovanna Cherchi sulle immagini di lotta sindacale dei lavoratori, dovrà mettere a punto un documento unitario che contiene gli spunti provenienti dalle otto assemblee territoriali svoltesi da metà novembre ad oggi. Durante la prima parte dell'assemblea, quando è salito sul palco l'assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, sono piovuti fischi e grida all'indirizzo del presidente della Giunta, Ugo Cappellacci, costretto a letto dall'influenza.

PER UN MODELLO SARDO. Parte dall'Assemblea del popolo sardo la nuova fase di mobilitazione di tutti i settori della società isolana per trovare un nuovo modello di sviluppo per la Sardegna. E' quanto hanno sottolineato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, durante l'assemblea delle rappresentanze del popolo sardo che ha riunito, alla Fiera di Cagliari, oltre 1.500 persone tra cui molti lavoratori delle aziende sarde in crisi. Nella sua relazione introduttiva, a nome di tutti e tre i sindacati, Mario Medde, leader della Cisl sarda, ha ribadito che "il lavoro è l'epicentro di questa lotta e pertanto gridiamo con forza il nostro No a chè questo cambiamento indispensabile avvenga sulle ceneri dei siti produttivi ed a danno dei lavoratori". "Occorre unire tutte le forze perché da oggi parte un nuovo momento per l'Isola - ha detto il segretario generale della Cgil sarda, Enzo Costa - la Sardegna deve essere meno rassegnata e più attiva davanti ad attacchi che stanno cancellando 60 anni di autonomia, non solo dal punto di vista industriale, ma anche istituzionale". Secondo il leader della Uil sarda, Francesca Ticca, "serve un nuovo statuto ed un patto forte con le istituzioni statali ed europee per avviare un confronto unitario sul tema prioritario per l'Isola: il lavoro".
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