Il lavoro c'è e in abbondanza: centinaia di posti offerti ogni giorno sul web. Un'abbondanza che stride con i numeri della disoccupazione. Nel Sulcis Iglesiente i senza lavoro sono oltre 38 mila, più di settemila soltanto a Carbonia e oltre seimila a Iglesias. I conti non tornano e sorge qualche sospetto sulla autenticità delle offerte on line .

LA RICERCA Eccoli i posti di lavoro in versione web. Basta digitare sul computer, in un qualsiasi motore di ricerca, le parole 'offerte di lavoro' e indicare la località 'Carbonia', per rimanere strabiliati: ci sono pagine e pagine di annunci con, almeno apparentemente, allettanti offerte. Da una lettura più attenta, però, ci si rende conto che non tutto quadra. La maggior parte degli annunci riguarda lavori atipici: inserendo nella ricerca una specifica qualifica, competenza o titolo di studio, le risposte diventano vaghe, ma se si resta sul generico ecco la marea di proposte, dal contratto a tempo indeterminato alle collaborazioni di più diverso tipo, passando per il lavoro interinale e gli stage.

L'OFFERTA Un sito di annunci tra i più frequentati elenca oltre 150 offerte di lavoro in città e circa 360 in provincia, con addirittura la disponibilità di 10 posti per annuncio. Però solo otto propongono un contratto a tempo indeterminato e full time . E, in questo caso, si tratta esclusivamente di colf o badanti.

GLI ANNUNCI Le offerte sono allettanti come 'se ti interessa un lavoro on line, da svolgere comodamente da casa tua, dedicandogli il tempo che vuoi, allora questo fa per te'. Oppure, “agenzia con consolidata esperienza seleziona consulenti per nuove campagne di vendita per la costituzione di un gruppo di professionisti da inserire in modo permanente ed economicamente soddisfacente nelle proprie strutture”. In realtà il posto offerto è nel solito call center.

Poi sono, gettonatissimi, gli agenti “a provvigione”, quelli che si mettono in tasca solo una piccola percentuale del ricavato dalla vendita del prodotto, senza troppi oneri per l'azienda. Infine, l'universo delle promoter assunte per un fine settimana per pubblicizzare un prodotto in un supermercato. Così, spesso, la ricerca si conclude con un nulla di fatto.

IL BIDONE «Lo scorso anno ho perso il lavoro - racconta Jennifer Boi, trentacinquenne, educatrice di Carbonia - ho passato mesi davanti al computer alla ricerca di un'occupazione. Tanti gli annunci visionati ma per la maggior parte si trattava di 'specchietti per le allodole' che, in sede di colloquio, si sono rivelati dei veri e propri bidoni».

Però non bisogna generalizzare. Alcuni siti internet, infatti, aiutano realmente i giovani a trovare un'occupazione e le aziende a selezionare i dipendenti. Eccezioni: nel novanta per cento dei casi il web offre soltanto lavoro fasullo.

MORENO PILLONI
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