«Dopo aver messo alle strette il Ministero della Difesa, chiedendo con forza il pieno rispetto delle leggi vigenti nello Stato italiano in ambito di tutela ambientale, AForas è stata costretta a redigere un nuovo documento e inviarlo all'Assessorato Regionale della Difesa dell'Ambiente, con l'obiettivo di portare alla luce una lunga serie di criticità presenti nella Valutazione di Incidenza Ambientale presentata dal Ministero della Difesa, che la Regione Sardegna dovrà accettare o bocciare». È quanto si legge in un nuovo comunicato degli antimilitaristi, che sottolineano le varie «criticità che giustificherebbero la bocciatura della Vinca per continuare esercitazioni a Teulada da parte della Regione Sardegna». L’elaborato presentato da AForas è costituito da ben 36 pagine e mira ad analizzare e confutare tutto l'impianto della valutazione, che sarebbe affetto da «criticità insanabili».

«Inconciliabile risulta essere l’uso che il Ministero della Difesa fa di quei luoghi e ciò che andrebbe invece fatto per la loro tutela. Criticità legate alla flora e alla fauna, ma non solo. Emergono, inoltre, il mancato rispetto di protocolli tra enti per il monitoraggio dei Siti di Interesse Comunitario all'interno del Poligono di Capo Teulada; la non attuazione dei protocolli per il ripristino delle condizioni ambientali favorevoli agli habitat naturali, come previsto dalla Direttiva Europea 92/43/CEE che istituisce i siti di Natura 2000; una valutazione incompleta dei danni provocati dall'inquinamento acustico generato dalle esplosioni del munizionamento impiegato durante le esercitazioni. Ancora più preoccupante, è la mancanza di una descrizione puntuale e specifica delle attività che il Ministero dovrebbe far svolgere all'interno del Poligono e (soprattutto) della tipologia e dei materiali utilizzati durante tali attività addestrative, nonché delle misure che intende adottare per evitare possibili impatti sull’ambiente. Inoltre, emerge uno scarso rispetto per le procedure di partecipazione pubblica e trasparenza amministrativa, continuando a non fornire la documentazione necessaria per valutare molti aspetti delle loro azioni».

«Nel fronteggiare, con assoluta determinazione, i maldestri tentativi del Ministero della Difesa tesi a continuare ad agire indisturbato e in spregio delle stesse leggi vigenti, AForas rinnova l'invito a chiudere tutti i Poligoni militari presenti in Sardegna, a bonificare integralmente quei luoghi e a restituire quelle terre alle comunità locali, per un uso più proficuo sul piano sociale e rispettoso dell'ambiente, al fine di poterlo custodire e conservare nelle migliori condizioni possibili a beneficio delle generazioni future».

(Unioneonline)

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