"Tanto, in questi giorni, è stato fatto per cercare di boicottare la marcia in programma per domani: il 12 febbraio è stato fissato dal presidente Pigliaru un incontro per discutere di Piano Sulcis, ma l'invito è stato negato al comitato organizzatore della mobilitazione. Così come l'appuntamento per discutere di Alcoa, fissato per l'11 febbraio al Ministero, ma posticipato, guarda caso a domani, sapendo che nella stessa data Cagliari verrà invasa pacificamente da chi lotta per il lavoro e il rilancio dell'economia di un territorio, quello del Sulcis Iglesiente, stremato e trascurato".

LA MOBILITAZIONE - A poche ore dalla marcia su Cagliari, prevista per domani - con partenza alle 9 da Iglesias (piazza Cavallera), Carbonia (centro intermodale) e Sant'Antioco (fronte Stadio) - la Cisl sferra un altro attacco alla Giunta regionale: "Le strategie messe in campo negli ultimi giorni non ci fermeranno, così come le critiche", ha scritto in una nota il segretario territoriale Fabio Enne: "Proseguiamo determinati con il resto dei movimenti, sindacati, comitati e associazioni, chiedendo ancora una volta al Governo regionale un incontro imminente".

POLEMICHE FRA SINDACATI - Intanto Michele Sabiu (responsabile Giovani metalmeccanici Cisl Sulcis Iglesiente) spiega le ragioni della mobilitazione, tornando sulle polemiche scaturite dalla spaccatura fra sindacati (Cgil e Uil non hanno aderito). "Il vero significato della mobilitazione", spiega Sabiu, "va ricercato nella voglia di riscatto dei tanti giovani e meno giovani, donne e uomini che hanno a cuore la propria terra di origine e che vorrebbero evitare di abbandonarla. Troppi gli anni bui, anni di immobilismo politico regionale e nazionale e non solo. Anni in cui il tornaconto personale è venuto prima di ogni altra questione sia essa pubblica o sociale. Noi non potevano stare a guardare, a differenza di altri sindacati, abbiamo deciso di affiancarli in questa battaglia, insieme col resto del comitato organizzatore".

LE RICHIESTE DEL COMITATO - La marcia su Cagliari ha diversi obiettivi: "Chiediamo che vengano liberate immediatamente, con un intervento del Governo centrale, le risorse del Piano Sulcis. Chiediamo un commissario straordinario che si occupi della spendita dei denari e dell'avvio dei cantieri in tempi certi e immediati. Chiediamo un piano occupazionale per l'intero territorio e un accordo quadro e di programma per il rilancio del sistema economico e sociale dei comuni del Sulcis".

LE TAPPE DI DOMANI - Raduno alle 8 con partenza alle 9: destinazione Cagliari, viale Trento, palazzo della Giunta regionale. La lunga carovana sfilerà lungo la statale 130, con tappa di raccordo a Musei, per proseguire poi, a velocità ridotta, fino al capoluogo con arrivo previsto alle

I PROMOTORI - Dal primo febbraio la mobilitazione generale e popolare (leggi l'articolo) vede tra i suoi artefici oltre le organizzazioni sindacali Cisl, Cisal, Fismic, ConFsal (assenti Cgil e Uil), il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, artigiani e commercianti, agricoltori, pastori, pescatori, Movimento Sardegna Zona Franca, Movimento studenti, Movimento disoccupati, il Comitato per la salute del Sulcis e altri movimenti, gruppi e comitati dei diversi settori della società civile e i sindaci del territorio.
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