Si è rinnovato questa mattina a Is Zuddas, nelle colline di Monte Meana, a Santadi, il tradizionale appuntamento con la messa in grotta.

Davanti all'altare, innalzato al centro della suggestiva Sala dell'organo, don Maurilio Atzei (della parrocchia di Masainas), accompagnato da don Giampiero Marongiu (Santadi) e don Beppe D'Agostino (Bindua), hanno officiato la solenne funzione religiosa davanti ad un centinaio di fedeli.

L'evento, organizzato da ventotto anni dalla Monte Meana, la cooperativa che gestisce il compendio nelle viscere di Santadi, è stato accompagnato dalle voci del coro parrocchiale.

E in uno scenario di stalagmiti, stalattiti e aragoniti eccentriche, arricchito dal presepe con le sculture in pietra dell'artista di Sant'Antioco Gianni Salidu, la messa è stata anche l'occasione per riflettere sul difficile momento che sta vivendo il territorio e il mondo intero.

Ma con l'auspicio che, proprio dalle grotte di Santadi, possa partire anche il messaggio di speranza per un futuro migliore.
© Riproduzione riservata