Se l'erano ripromessi da tempo di regalare al paese due defibrillatori. E quella promessa Leandro Matzedda, 59 anni, carabiniere in pensione, nonostante il dolore per l'improvvisa scomparsa della moglie, Franca Marica, stroncata da un male incurabile alcuni mesi fa, ha voluto mantenerla sino in fondo.

Domani sera l'ex militare consegnerà i due presidi medici salvavita al sindaco di Sant'Anna Arresi, Teresa Pintus, in occasione della festa in onore della patrona del paese.

Originario di Piscinas ma residente a Sant'Anna Arresi da una trentina d'anni, Matzedda ha prestato servizio per quarantuno anni nell'Arma dei carabinieri. E con la Benemerita ha lavorato in diverse caserme d'Italia ma anche a Gairo, San Gavino, Capo Teulada, Tratalias e Narcao. E proprio in quest'ultimo paese, il 6 marzo del 2010, salì agli onori della cronaca per aver salvato un'anziana donna rimasta imprigionata nella sua abitazione ormai completamente avvolta dal fumo e dalle fiamme.

Un gesto di altruismo e di valore che gli valse la medaglia di bronzo al valor civile e diversi encomi. Ma, in pensione da cinque anni e senza figli, c'era ancora qualcosa che, d'intesa con la moglie, avrebbe voluto fare per gli altri.

"Abbiamo pensato che, viste le tante raccolte di fondi promosse per l'acquisto dei defibrillatori, di cui il paese era sprovvisto, - racconta - anche noi potevamo fare la nostra parte". Da qui l'acquisto dei due presidi sanitari salvavita. "Uno è destinato ai volontari del soccorso e l'altro voglio che sia dato ai bambini del calcio. Questo - conclude Matzedda - era il nostro desiderio: il mio e di mia moglie, che ora non c'è più".
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