Diminuiscono i periodi di ricovero, migliora l'approccio con le associazioni che poi si prendono in carico i pazienti: la sanità del Sulcis Iglesiente, messa in ginocchio da carenze di ogni tipo, ogni tanto piazza qualche ottimo colpo e succede nel campo della psichiatria grazie a un accorgimento che sta producendo benefici determinanti.

Da tempo il reparto di Psichiatria è dotato di educatori e psicologi che iniziano già nella fase acuta a prendere in carico le esigenze dei pazienti in modo che poi, quando approdano al vicino Centro di salute mentale (servizio quasi annesso al reparto), è più facile stabilire un piano terapeutico. Questo dato non secondario è emerso al Csm dell’ospedale Sirai di Carbonia nel convegno sullo stato del servizio nel territorio, alla presenza di tanti sodalizi e amministratori locali.

"La novità - sottolinea la manager Asl Giuliana Campus – sta portando a diminuire i giorni di ricovero dei pazienti: ci sembra una grande vittoria". Ciò permette in un secondo momento di tracciare un percorso per la scelta ottimale e congeniale alle caratteristiche del paziente dei sodalizi in cui proseguire l'attività di recupero.

Una strada da seguire in un territorio che conta circa 4.000 sofferenti psichici. "Nelle condizioni di difficoltà della sanità pubblica – avverte l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Carbonia Roberto Gibillini – il supporto delle associazioni è la cosa più preziosa".

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