Fanno quel che possono utilizzando fondi risicati scovati tra le pieghe di bilanci sempre più magri in attesa di finanziamenti regionali in perenne ritardo (pur essendo già stati aggiudicati) per intervenire nelle situazioni più complesse.

All'indomani della bomba d'acqua che ha colpito Sant'Anna Arresi i Comuni dell'iglesiente si sentono abbandonati dalle istituzioni e lanciano il loro grido d'allarme.

A Domusnovas è il rio San Giovanni, esondato già in passato, ad essere un osservato speciale per i detriti e la vegetazione che si sono accumulati nel suo alveo.

L'amministrazione attende 25mila euro dalla regione per intervenire.

"Abbiamo reperito delle risorse dal bilancio, anche se poche, - fa sapere l'assessore all'ambiente Ilaria Pisu - che stiamo valutando in questi giorni d'impiegare per intervenire direttamente noi sul fiume".

Situazione simile a Musei, dove il sindaco Antonello Cocco ha sollecitato la Provincia per la pulizia del rio Cixerri e Su Terrazzu tendenti ad esondare.

Da alcune settimane con un mezzo Terna comunale si provvede alla pulizia di canali, cunette e caditoie mettendo in sicurezza soprattutto le zone vicine alle abitazioni.

"Ne avremo ancora per un mese - spiega Cocco - e se la provincia dovesse nicchiare ancora siamo pronti a fare quel che possiamo anche nei fiumi".

A Villamassargia, teatro di grossi allagamenti anche in tempi recenti, pulizie e operazioni di prevenzioni sono svolte regolarmente, anche in questi giorni, tramite i cantieri forestali.

"Facciamo il possibile ma ci sentiamo un po' soli", dice il sindaco Debora Porrà che lancia l'idea di un tavolo territoriale di monitoraggio permanente per affrontare meglio i problemi.

Ad Iglesias la pulizia di canali e caditoie è partita ad inizio estate e all'appello mancano pochi interventi per i quali si attende un finanziamento regionale di 16mila euro.

I problemi permangono però nel viale alberato, in località Fragata Nord (pressi Casa Serena), corso Colombo e via Casula a causa soprattutto degli scarichi sottodimensionati e di un territorio ricco di dislivelli.

"Abbiamo allargato alcune caditoie e in alcuni punti regimato le acque bianche verso i canali - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Barbara Mele - occorre però un intervento strutturale che stiamo valutando per risolvere definitivamente la situazione".
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