Anche se su prenotazione, la necropoli prenuragica di Is Loccis Santus riapre i battenti a turisti e visitatori.

Dopo anni di promesse di valorizzazione turistica, il sito archeologico di San Giovanni Suergiu sarà nuovamente fruibile al pubblico.

Merito di un recente accordo tra l'amministrazione comunale e la Soprintendenza ai beni archeologici della Provincia di Cagliari e Oristano che ha dato il via all'apertura (parziale) di uno dei siti che, con le sue tredici grotticelle artificiali (più un nuraghe, sulla sommità della collina), risalenti al Terzo millennio avanti Cristo, è tra i più suggestivi del Basso Sulcis e della Sardegna.

"E' un primo passo, ma è molto importante dopo che per anni il sito è stato pressoché sempre chiuso", annuncia Gianfranco Ghisu, assessore con delega all'Archeologia. Anche se solo su prenotazione.

Basterà infatti chiamare il numero 347.5019558 e, grazie alla collaborazione con l'associazione culturale "Quadrifoglio '95", si potranno organizzare le visite guidate al sito.

Ad accoglierli saranno guide turistiche specializzate e messe a disposizione dall'associazione a cui il Comune ha affidato la gestione temporanea del servizio.
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