Paziente morto al Santa Barbara, eseguita l'autopsia sulla salma: domani i funerali
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Un mese per gli esiti degli esami di laboratorio, tre per il deposito della relazione dettagliata sull'autopsia.
Sarà ancora lunga l'attesa dei parenti di Giancarlo Falchi, l'uomo di 75 anni morto la settimana scorsa all'ospedale Santa Barbara di Iglesias.
Sulla salma dell'uomo (fratello di Nino, assai conosciuto in città per il suo curriculum sportivo, che aveva scritto una frase di contestazione contro la Asl nel necrologio) è stata eseguita l'autopsia.
A disporre l'esame autoptico (compiuto dal medico legale Francesco Paribello) è stata la Procura, a seguito dell'esposto presentato da moglie e figlie di Giancarlo Falchi. I parenti chiedono si faccia luce su quanto avvenuto: nessun intento punitivo - hanno chiarito subito - ma la necessità di sapere, in particolare, cosa sia avvenuto durante il periodo in cui il loro congiunto è stato trasferito da un ospedale all'altro per essere sottoposto alle terapie.
C'è, da parte loro, la volontà di chiarire tutti i fatti che si sono succeduti nei giorni in cui Giancarlo Falchi è stato ricoverato al Cto, per essere sottoposto a un intervento chirurgico, poi sballottato nell'altra struttura ospedaliera cittadina (il Santa Barbara) per poter effettuare trattamenti non praticati nell'ospedale di via Cattaneo, dove - pur essendo stata trasferita la Chirurgia - non sono presenti né la Rianimazione, né la Dialisi; servizi dei quali Giancarlo Falchi ha avuto bisogno. Seppure l'episodio non sia ancora del tutto chiaro, pare legato strettamente al processo di riorganizzazione dei servizi sanitari disposti dalla Asl di Carbonia-Iglesias e - più in generale - dalla Regione. Domani pomeriggio, in Cattedrale, sarà celebrata la cerimonia funebre, posticipata proprio a causa dell'autopsia. Cinzia Simbula