"Le guide turistiche che tentano di mostrare i tesori più belli del Sulcis Iglesiente sono ormai allo stremo. La Regione deve fare un giro tra le miniere dismesse e le gallerie: Solo così si renderà conto che, invece di un tour tra la bellezza, sarà un viaggio nel degrado".

Questo il contenuto dell'interpellanza urgente presentata dal capogruppo regionale Udc Gianluigi Rubiu, dopo la denuncia delle 36 guide turistiche della short list istituita dal Parco Geominerario nel 2015 impegnate a prestare servizio nei siti minerari di Iglesias (Porto Flavia, Villamarina, Grotta di Santa Barbara) e Buggerru (Galleria Henry). Secondo le guide, che avevano inviato una lettera al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il loro posto di lavoro sarebbe a rischio per il "mancato accordo tra Parco Geominerario, Igea e Comuni", oltre che per lo stop del ministero dell'Ambiente al bilancio dell'Ente.

"La situazione di emergenza è data soprattutto dal mancato nulla osta del Ministero, spiega Rubiu, che aggiunge: "Ma si rileva anche un danno di immagine notevole, con il Parco Geominerario che potrebbe trasformarsi nell'ennesima scommessa persa per il Sulcis Iglesiente".

Nella lettera inviata dalle guide turistiche al presidente Pigliaru, si sollecitava un intervento della Giunta regionale affinché "il Parco resti il motore principe della programmazione che ruota attorno alla gestione dei siti minerari". I professionisti denunciavano anche alcuni disservizi provocati "dalla temporanea gestione di alcuni siti da parte dei privati" che starebbe compromettendo l'apertura a regime garantita fino a un mese fa dal sistema di turnazione delle guide, "improvvisamente smantellato", denunciavano. Intanto su Facebook, da qualche giorno, è in rete la pagina "Giù le mani dal Parco Geominerario", in cui compare la scritta "Non lasciamo che la ripresa del territorio venga ostacolata. Via la politica dai siti minerari!".
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