Ha approvato una delibera anche se in aula consiliare mancava il numero legale. Ora il Tar ha annullato quei provvedimenti e addebitato spese legali, oneri e contributi al comune di Narcao.

È di ieri la sentenza del Tribunale amministrativo regionale, ma i fatti sono avvenuti lo scorso 26 settembre. Il consiglio comunale del paese del Sulcis si è riunito, ma terminata la discussione sul riconoscimento del debito fuori bilancio, prima della votazione i consiglieri di opposizione hanno chiesto la verifica del numero legale e abbandonato l’aula assieme alla consigliera di maggioranza Paola Gambula. Sono rimasti così solo sei consiglieri, incluso il sindaco Antonello Cani che, nonostante non ci fosse il numero legale, ha deciso di proseguire la seduta e deliberare tutti i punti all’ordine del giorno.

Per questo «abbiamo ritenuto che le deliberazioni andassero annullate e, dopo aver chiesto un parere all’assessorato regionale agli Enti Locali, ci siamo rivolti al Tar», spiegano i consiglieri d’opposizione.

Il ricorso è stato accolto in pieno dai giudici amministrativi, che hanno annullato gli atti di quel consiglio comunale e addebitato le spese legali, gli oneri e i contributi al comune (quindi a tutti i cittadini di Narcao).

(Unioneonline/L)

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