I lucchetti ostacolano il Cammino minerario di Santa Barbara. Quelli, nello specifico, posti nelle aree della società mineraria Igea (controllata dall'assessorato regionale dell'Industria) e che, attraverso i 400 chilometri del percorso lungo i sentieri minerari immersi nel verde e affacciati sul mare mozzafiato del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, bloccano all'improvviso la strada ai pellegrini che si tuffano in quell'itinerario unico e ricco di storia qual è il Cammino di Santa Barbara, patrona dei minatori alla quale è dedicato l'intero "viaggio".

È successo anche oggi: i protagonisti sono stati, loro malgrado, tredici pellegrini inglesi che a Monteponi, hanno dovuto fare acrobazie per aggirare gli ostacoli.

I pellegrini (Foto Cinzia Simbula)
I pellegrini (Foto Cinzia Simbula)
I pellegrini (Foto Cinzia Simbula)

A raccontare l'accaduto è Giampiero Pinna, ideatore del Cammino e presidente dell'omonima Fondazione, che ha già sollevato il problema più volte, anche perché - rimarca Pinna - si tratta di aree messe in sicurezza.

L'attacco è rivolto, in particolare, all'Igea, società controllata dall'assessorato dell'Industria e allo stesso assessore.

L'ingresso chiuso (Foto Cinzia Simbula)
L'ingresso chiuso (Foto Cinzia Simbula)
L'ingresso chiuso (Foto Cinzia Simbula)

"Qualcuno glielo ricordi ancora, al presidente Pigliaru, che alcuni dei suoi consiglieri e collaboratori come l'assessore dell'Industria stanno mettendo a rischio l'unico progetto di sviluppo sostenibile che sia stato realizzato negli ultimi anni nel territorio. Un progetto condiviso con i Comuni interessati e che è diventato in breve tempo il principale motivo di interesse per tanti pellegrini italiani e stranieri".

Cinzia Simbula
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