Non più le anonime buste con il cibo avanzato appese fuori dal locale, a disposizione di chi fa fatica anche a portare da mangiare a tavola. Meglio una "casetta del cuore": in legno e con il cuore al centro.

L'emergenza, a Iglesias, ha messo in moto una ulteriore gara di solidarietà culminata con una "creazione artistica" da parte di un anonimo artigiano. Tutto è nato per porre rimedio a una situazione che rischiava di far fallire il progetto all'insegna della solidarietà che la gastronomia di Stefania Pinna, nel centro della città mineraria, sta portando avanti da circa quattro anni: le buste con il cibo invenduto, ogni sera, venivano sistemate fuori dall'attività in modo tale che le persone bisognose potessero portare qualcosa a casa.

Tutto è andato bene finché non si è manifestata l'intraprendenza felina: i gatti randagi (anche loro alla ricerca di cibo) hanno capito che bastava un salto e qualche unghiata per assicurarsi da mangiare. Peccato, però, che l'agilità degli animali stesse rischiando di lasciare vuoto il piatto di qualcuna delle (numerose) famiglie alle prese con gravi difficoltà economiche.

Stefania Pinna, però, non si è data per vinta e ha pensato fosse il caso di trovare una soluzione. Le è bastato scrivere un post sui social per ottenere un risultato andato ben oltre le aspettative: un artigiano ha realizzato un contenitore in legno, ornato da un cuore centrale, nel quale mettere al sicuro gli alimenti invenduti.

"Siamo rimasti felicemente sorpresi anche noi - commenta Stefania - non immaginavo che il mio post su Facebook attivasse una catena di solidarietà: il messaggio è arrivato a un artigiano, il quale si è messo a disposizione per realizzare il contenitore e ha creato un'opera davvero bella e di grande significato". La solidarietà non si è fermata, il cibo per le persone bisognose è al sicuro. Ma c'è da augurarsi che qualcuno si ricordi anche dei randagi.
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