"Nella seduta di Consiglio Comunale del 2 novembre proclameremo Domusnovas 'Zona Franca' votando anche l'immediata eseguibilità della proclamazione. Invieremo poi la comunicazione ai Ministeri competenti mentre ci apprestiamo ad organizzare delle manifestazioni di sensibilizzazione sul tema a Cagliari".

La notizia, data dal vicesindaco Angelo Deidda, giunge al termine del primo raduno zonafranchisti sardi, tenutosi questa mattina al parco Scarzella di Domusnovas dove sono accorsi da tutta l'isola circa 200 tra attivisti e persone interessate all'applicazione del regime di fiscalità agevolata per il quale si batte da tempo il "Movimento Sardegna Zona Franca".

Maria Rosaria Randaccio, presidente del sodalizio, ha ricordato che "siamo già una Zona Franca extradoganale, abbiamo cioè diritto a una franchigia fiscale compensativa (sull'Iva e accise per la benzina e tutti i servizi) per la nostra insularità: lo dice il Decreto legislativo 75 nel '98 e ce lo hanno ricordato due recenti sentenze della Corte Costituzionale, la 154 del luglio 2017 e la 37 del 2015. Dobbiamo far capire alla politica che non aspetteremo oltre per vedere onorati i nostri diritti".

Il sindaco di Domusnovas Massimo Ventura ha chiesto l'aiuto di tutti affinché "si possa inviare un chiaro messaggio alle istituzioni visto che finora non sembrano averlo recepito".

Tra i presenti anche tanti imprenditori, che hanno segnalato ai big del movimento (presenti tra gli altri anche il segretario politico Francesco Scifo e il vice presidente Paolo Aureli) le difficoltà riscontrate nel vedere applicati gli sgravi fiscali al cospetto dei commercialisti e dell'agenzia delle entrate.

All'iniziativa del movimento si è interessata anche Striscia la Notizia.
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