"Generazioni in azione: un ponte fra passato e futuro", ossia assistenza agli anziani e ai disabili, attraverso la realizzazione o l'ampliamento dei laboratori di domotica, automazione, robotica, enogastronomia.

Il progetto ideato dagli studenti dell'Ipia G. Ferraris sarà finanziato con le risorse del Piano Sulcis grazie al programma di interventi destinato al potenziamento delle dotazioni per lo sviluppo delle competenze nelle scuole.

Così, dei 5 milioni assegnati nel 2015, 748 mila euro andranno all'Istituto professionale di Iglesias che potrà potenziare l'offerta formativa e non solo.

«Grazie al finanziamento», spiega la docente Paola Angius, «si realizzerà anche un percorso di sviluppo delle competenze rivolte ai servizi nei confronti degli anziani e delle persone disabili».

LA PROPOSTA - "L'Italia è uno dei paesi a più elevato invecchiamento al mondo. I dati Istat ci dicono che tra 25 anni gli ultrasessantacinquenni raddoppieranno e, tra 50 anni, gli ultranovantenni passeranno da 500mila a 2 milioni. La Sardegna dal 2002 al 2012 ha avuto un incremento dell'indice di vecchiaia del 47,8 per cento: in assoluto il più alto d'Italia. Dati Istat 2014, pubblicati da "Noi Italia", pongono la provincia di Carbonia Iglesias nella fascia più alta dell'indice di vecchiaia: 189,2 per cento e oltre". I ragazzi dell'Ipia Ferraris, per sviluppare e proporre il progetto al ministero dell'Istruzione, sono partiti da questi dati per poi porsi una domanda: "Che cosa serve agli anziani o alle persone con disabilità per garantire loro un adeguato grado di autonomia e un miglioramento della qualità della vita?".

IL PROGETTO - La risposta è stata il progetto "Generazioni in azione: un ponte fra passato e futuro" in cui hanno spiegato come "la tecnoassistenza e i servizi ristorativi, nei quali è implicito l'aspetto commerciale, possono essere la risposta sulla quale la formazione professionale può dare soluzioni concrete". Studenti con le idee molto chiare che hanno saputo individuare il loro futuro nel loro passato (gli anziani) e il loro presente (l'assistenza - spesso carente - alle persone deboli). Così hanno scritto nero su bianco che bisogna "incentivare la permanenza dell'anziano nel proprio ambiente socio-familiare, prevenire i danni derivanti dal rischio emarginazione e solitudine, oltre che fornire una formazione qualificata in un settore emergente, accompagnando gli studenti verso uno sbocco occupazionale ad alto valore aggiunto in un mercato in espansione". Allegato al progetto, una stima sui costi e le collaborazioni previste (fra Enti e aziende) per ottenere risultati efficaci. La loro idea di sviluppo, che punta sulla solidarietà, è stata così premiata.
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