Iglesias, più di 500 persone in piazza per il popolo palestinese
Un tripudio di fischietti e tamburi ha animato il corteo che, partito da piazza Municipio, si è diretto verso piazza SellaLa manifestazione (foto Liscia)
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Più di 500 persone, tra bandiere palestinesi, kefieh e cartelloni con angurie disegnate (l’anguria è il simbolo della resistenza palestinese), sono scese ieri sera in piazza Sella per manifestare la loro solidarietà al popolo palestinese. Un tripudio di fischietti e tamburi ha animato il corteo che, partito da piazza Municipio — dove i manifestanti si erano dati appuntamento per le 19 — si è diretto verso piazza Sella, raccogliendo partecipanti a ogni passo.
L'appello della Giunta
Proprio il giorno precedente, il Consiglio comunale di Iglesias aveva votato a favore dell’Appello in difesa dei diritti umani fondamentali in Palestina e della sospensione degli accordi commerciali con Israele. Il voto è stato accompagnato da un discorso del sindaco, Mauro Usai, che non ha risparmiato dure parole anche nei confronti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: «Ci saremmo aspettati che, davanti alla sentenza di condanna di Benjamin Netanyahu da parte della Corte Penale Internazionale, il Primo Ministro italiano prendesse posizioni più nette, eppure le parole di denuncia non sono arrivate. Ricordo alla Meloni che Azione Giovani, partito in cui lei stessa ha militato, era sensibile alla causa palestinese».
Le polemiche
Durante la manifestazione non sono mancate polemiche legate alla partecipazione del giornalista Maurizio Molinari, noto per le sue posizioni filo-israeliane, a un evento cittadino che si terrà a luglio. Alcuni manifestanti hanno contestato l’amministrazione per questa scelta. Tuttavia, l’amministrazione è intervenuta durante la stessa manifestazione: la consigliera Franca Fara (PD), accompagnata dalle colleghe Monica Marongiu e Giuseppina Lorenzoni, ha ricordato quanto votato il giorno prima, ribadendo l’impegno preso attraverso l’approvazione dell’appello e condannando con fermezza la violazione dei diritti fondamentali dell’uomo da parte del premier israeliano.
L’iniziativa si è conclusa con la lettura di alcune poesie e il ricordo di alcuni manifestanti.