"Con l'ok dell'ufficio Suap agli ampliamenti Rwm nell'area di San Marco, Iglesias è diventata ormai la città delle bombe perciò restituisca il premio internazionale Chiara Lubich per la Fraternità ricevuto nel febbraio scorso".

Sardegna Pulita, con il portavoce Angelo Cremone, si scaglia contro l'amministrazione iglesiente la quale, nel luglio 2017, aveva approvato un solenne ordine del giorno con cui, sostanzialmente, ripudiava guerre e produzioni belliche. Era stato proprio quell'ordine del giorno insieme alle tante iniziative delle associazioni antimilitariste svolte ad Iglesias a far propendere l'associazione "Città della Fraternità" per la cittadina mineraria.

Angelo Cremone, portavoce Sardegna Pulita (foto Simone Farris)
Angelo Cremone, portavoce Sardegna Pulita (foto Simone Farris)
Angelo Cremone, portavoce Sardegna Pulita (foto Simone Farris)

"Poi però si sono rimangiati quel documento", evidenzia Cremone ricordando che il presidente di quel Consiglio Comunale era l'attuale sindaco Mauro Usai. Insieme ad altri sodalizi, Sardegna Pulita organizzerà, il 5 dicembre, una manifestazione di protesta, l'ennesima, davanti al Consiglio Regionale: "Andremo a dare la sveglia a Pigliaru e compagni che tacciono ancora su Rwm, Arabia Saudita e Yemen".

Sugli ampliamenti concessi alla fabbrica bellica reagisce anche il Comitato Riconversione Rwm chiedendo di "annullare l'autorizzazione alla Rwm perché con le bombe e la guerra tutto è perduto". Il comitato fa sapere che invierà all'associazione Città della Fraternità "una richiesta di riflessione sulle ragioni che hanno portato ad assegnare l'importante riconoscimento ad Iglesias".

Il 22 novembre il sodalizio parteciperà ad un dibattito su riconversione e sviluppo sostenibile a Villacidro e ad una conferenza stampa a Roma davanti alla sede del Senato di palazzo Madama.
© Riproduzione riservata