Sul camposanto della chiesa più antica della città, ormai sconsacrata, ora c'è un mercato: asseconda la natura e propone anche letteratura sarda con Giovanna Dessì, medicine alternative, laboratori anche per bimbi delle "Dodici stanze dell'anima".

La proposta è delle associazioni dei Giardini della Biodiversità rete che, da mesi, gestisce la chiesa di San Salvatore, a Serra Perdosa.

Martedì scorso (29 agosto) nell'ex sagrato ha debuttato il "BioMercato Rurale, Biodiversitá e Progetti di Sviluppo Locale Sostenibile della Terra di Sardegna ad Iglesias".

Tornerà una sera al mese. Le aziende agricole sono a km zero e hanno certificazioni: "Come Fabio Aru - conferma Roberta Baraglia, della Asd Gennarta, che promuove la manifestazione insieme alla Scuola civica di politica - della grande famiglia iglesiente che fa anche vini, i suoi prodotti vengono dalla valle del Cixerri,o "Donne rurali" di Villamassargia, Terranova di Siliqua, il miele di Monte Agruxiau, di Giovanni Sanna,

"La casa dell'uovo bio" di Villacidro, "Sa Moddixia" di Genuri, che fa pane e dolci con la sua uva, mandorle e grano capelli".

Poi ci sono artigiani che producono gioielli, saponi e insegnano a fare i detersivi in casa, la parafarmacia, gli erboristi o l'operatrice di "Jin shin do", tecnica che allieva lo stress con la digitopressione.

Lo spirito è la riconversione del territorio a iniziare da una "comunità del cibo, gruppi di persone che producono, trasformano prodotti di qualità in maniera sostenibile" con progetti che mostrano la sostenibilità e la riscoperta della letteratura sarda.
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