Il ticket per il Pronto soccorso?

La Assl presenta il conto anche all'anziana ricoverata per un malore durante l'incendio che ha raggiunto la sua casa di Monteponi.

Aveva perso i sensi e all'ospedale Cto era arrivata con la maschera dell'ossigeno.

Sarà un giorno difficile da dimenticare, il 26 giugno scorso, per Rina Trastu.

La donna, 89 anni, vedova e mamma di cinque figli, aveva dovuto lasciare l'abitazione ormai raggiunta dalle fiamme e invasa dal fumo.

Accovacciato accanto a lei, in un angolo del piano terra, era rimasto il cane Devil, pastore tedesco cui il fuoco aveva bruciato parte della coda e che si era poi rifugiato nella macchina della polizia, intervenuta a prestare soccorsi.

I poliziotti con Devil, il cane dell'anziana
I poliziotti con Devil, il cane dell'anziana
I poliziotti con Devil, il cane dell'anziana

Un evento drammatico, ancor più per una donna della sua età. Ma per la Assl, evidentemente, non conta.

Tanto che anche a lei (come sta succedendo periodicamente, per errore, anche a molti cittadini esenti per patologia) è stata recapitata, nelle scorse settimane, la richiesta di pagamento del ticket per l'accesso al Pronto soccorso, corredato da apposito bollettino postale: la cifra è di 18 euro e 50 centesimi, compresi gli oneri amministrativi di 3,50.

Non si tratta di una somma ingente e le figlie di Rina Trastu hanno subito provveduto a pagare, pur rimanendo sbigottite di fronte a una richiesta che - inserita in un contesto tragico come quello di quattro mesi fa - ha il sapore di una beffa.

"Ci è sembrata una richiesta inopportuna, considerate le ragioni per cui mamma ha dovuto far ricorso al Pronto Soccorso, ma abbiamo pagato subito", conferma Marinella Trastu, una delle figlie che si prende cura dell'anziana, ormai trasferita a Carloforte perché la casa di Monteponi è inagibile.

"Mamma è stata davvero molto provata da quel fatto, anche perché fino all'ultimo non voleva allontanarsi da casa. E, ancora oggi, non fa che ripetere di voler ritornare a Monteponi. Per noi è dura dirle che nulla è più come lei lo ricorda". La Assl si scusa e parla di un disguido: "Se non avessero pagato avrebbero potuto pttenere l'annullamento. In ogni caso è possibile avere il rimborso della somma pagata".
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