Fare una passeggiata a Iglesias non fa sentire la mancanza della campagna: la vegetazione cresce rigogliosa sui marciapiedi.

La natura è indisturbata fino a ricoprire la targa dedicatoria del monumento simbolo a Quintino Sella o avvolge altri scorci storici come il Chiostro di San Francesco, le scalette delle mura pisane o del Castello Salvaterra.

Nelle zone più in periferia come Monteponi, o le frazioni, la situazione non migliora e a Serra Perdosa c'è perfino chi, esasperato, provvede personalmente allo sfalcio dell'erba davanti alla propria abitazione.

Più volte il problema è finito al Consiglio comunale: Gian Marco Eltrudis (Piazza Sella) chiede un "piano per il verde pubblico" dall'inizio dell'amministrazione Gariazzo.

Anche Cas@Iglesias, recentemente, ha proposto una mozione sul decoro urbano, respinta dalla maggioranza.

"Il verde pubblico - spiega Luigi Biggio (FI) - è il biglietto da visita di una città, soprattutto se questa si definisce turistica. C'è da segnalare come già dalla piazza principale inizino a proliferare zecche e parassiti".

La questione ruota tutta intorno alla mancanza di personale: per ora non ci sono più le risorse umane fornite dalla Regione.

"Disponiamo - chiarisce l'assessore all'Ambiente Francesco Melis - solo dei lavoratori di Iglesias servizi, stiamo intervenendo ma non è facile essere tempestivi".
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