Ha provato a incendiare l’auto del fratello, per poi reagire con violenza all’arrivo dei carabinieri. Stanotte, a Iglesias, un cinquantanovenne residente in città – e già noto alle forze dell’ordine – è stato arrestato con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio e minacce a pubblico ufficiale. L’intervento tempestivo dei militari ha evitato che l’episodio si trasformasse in una tragedia.

La vicenda è avvenuta in pieno centro a Iglesias, dove l’uomo è stato sorpreso mentre cercava di incendiare una Saab di proprietà del fratello, un cinquantatreenne a sua volta residente in città. Il rogo è stato appiccato alla ruota posteriore del veicolo ed è stato domato in poco tempo dai vigili del fuoco, subito intervenuti. Proprio la rapidità dei soccorsi ha permesso di evitare danni maggiori e ulteriori conseguenze.

Alla vista dei carabinieri, l’uomo ha reagito con violenza: ha cercato di portare a termine l’incendio e teneva in mano un piccone per minacciare i militari. Che, mantenendo il controllo della situazione, hanno utilizzato il Taser in modalità dimostrativa (ARC), ossia senza il rilascio delle sonde, per riuscire a immobilizzarlo senza causare ulteriori rischi.

Dopo l’arresto, l’uomo è stato portato nella stazione dei carabinieri di Iglesias, dove ha atteso il rito direttissimo previsto per oggi. Proseguono le indagini per chiarire ulteriori dettagli sull’accaduto e le motivazioni alla base del gesto.

(Unioneonline/r.sp.)

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