I medici non bastano, il reparto chiude. Uno schema ormai drammaticamente classico, in Sardegna. A questo giro il problema colpisce la Neurologia del Sirai di Carbonia e le ripercussioni si fanno sentire sugli altri ospedali: il Brotzu soprattutto, che dovrà garantire l’assistenza che manca sul territorio. 

La comunicazione è stata diramata ieri dalla direttrice generale della Asl Sulcis Iglesiente, Giuliana Campus: «Apprese dalla direzione medica le difficoltà organizzative dell’unità di Neurologia, a causa della grave carenza di personale medico che non permette la prosecuzione dell’attività di degenza (5 medici di cui uno dimissionario, uno in malattia e uno con limitazioni)», si legge, «si comunica il blocco dei ricoveri». A partire da ieri. 

Saranno garantite solo le consulenze per 12 ore, sette giorni su sette. 

Chi ha necessità di assistenza ospedaliera verrà dirottato dove ci sarà spazio (se ci sarà): in cima alla lista c’è il Brotzu, già sotto enorme pressione.  La nota di Campus non dà una data di fine emergenza.  

Enrico Fresu 

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