Prima la rimozione del ponteggio-trappola e la sostituzione con un sistema modulare che metta al riparo dai pericoli, poi la messa in sicurezza dell'ex magazzino. L'incubo degli abitanti di via Santa Margherita, a Nebida, sta per finire: dopo l'ultima diffida di Mauro Usai, sindaco di Iglesias (datata 16 luglio), l'Igea ha deciso di mettere in atto gli interventi sollecitati da tempo.

Le opere saranno attuate in due tempi, come ha comunicato Michele Caria, amministratore unico della società mineraria controllata dall'assessorato regionale dell'Industria e proprietaria dello stabile in questione. Lunedì prossimo sarà smontata l'impalcatura sistemata ben due anni fa a seguito dell'intervento dei Vigili del fuoco, i quali constatarono la pericolosità dell'immobile dell'Igea. Al posto del ponteggio sarà posizionato un sistema modulare che garantisca agli abitanti di transitare nella strada in tutta sicurezza e permetta il passaggio dei mezzi di soccorso. La seconda parte delle opere (con la messa in sicurezza vera e propria) sarà fatta a fine agosto.

Gli abitanti della frazione di Iglesias hanno protestato a lungo prima di ottenere l'attenzione della società mineraria: l'ultima denuncia pubblica (attraverso le testimonianze a L'Unione Sarda) risale al marzo scorso, poco prima del lockdown. Anche il Comune ha sollecitato più volte.
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