Non si è fatta attendere la replica del sindaco Massimo Ventura alle accuse sulla non potabilità dell'acqua (l'ordinanza è in vigore dal 21 marzo) e all'ironia usata dalla minoranza sulla mancata trasparenza degli atti e la presunta poca fiducia riposta dal sindaco nella propria maggioranza.

"Respingo al mittente le accuse di non avere tempo da dedicare alla salute pubblica così come quelle di non avere fiducia nei miei assessori e consiglieri: si tratta proprio del contrario di quanto affermato anche da chi, come il consigliere Attilio Stera, e negli ultimi due anni e mezzo anche il consigliere Ilaria Pisu, era prima in maggioranza e non ha mosso un dito per risolvere i problemi idrici del paese".

Per i valori fuori norma dell'alluminio rilevati dall'Ats a seguito del prelievo nella fontanella di via Baracca il sindaco aveva parlato da subito di "un probabile falso positivo in un punto di campionamento che già in passato abbiamo chiesto di non usare".

Una risposta già usata per altri episodi di non potabilità e sulla quale la minoranza ha ironizzato.

Ma Ventura ribadisce il concetto: "Non sono un tecnico ma effettuiamo analisi ogni 15 giorni e l'acqua risulta sempre perfetta. Lunedì avremo i dati delle nostre controanalisi ma ufficiosamente posso già dire che i valori di alluminio sono ampiamente sotto i limiti e con i dati a disposizione revocheremo subito l'ordinanza".

Sulle accuse di mancata trasparenza (che riguardavano anche l'assessore alla Trasparenza Martina Melis): "I dati sulla qualità dell'acqua li vadano a chiedere alla controllata DomusAcqua, c'è anche per questo ed in ogni caso la casa comunale è sempre aperta".

Ciononostante Ventura riconosce che l'assenza di un potabilizzatore (quello presente, realizzato negli anni '90, è da tempo ko dopo guasti, vandalismo e furti di rame) è un problema da risolvere: "Andando un po' a memoria - spiega - la stima sui giorni di non potabilità è di circa 30 all'anno. Stiamo pensando di chiedere con un piccolo referendum se per i cittadini è meglio acquistarne uno nuovo spalmandone gli ingenti costi in bolletta o studiare un sistema di sgravi conteggiando gli episodi di non potabilità. A nostro avviso la seconda soluzione è quella più praticabile ma interrogheremo i cittadini per conoscere il loro parere".
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