A fine gennaio ambiva a riprendere il proprio posto tra i banchi del Consiglio Comunale come previsto al termine della sospensione di 18 mesi comminatagli nel corso del processo per abuso d'ufficio (relativo a fatti di un Consiglio Comunale del settembre 2012) che lo ha visto recentemente soccombere anche nel secondo grado di giudizio.

Per l'ex sindaco Angelo Deidda, attualmente consigliere della maggioranza guidata da Massimo Ventura, ci sarà ancora da attendere: con il deposito della sentenza d'Appello su Deidda è calata nuovamente la scure della Legge Severino che gli allunga l'interdizione dai pubblici uffici di altri 12 mesi.

La Legge prevede infatti che scatti l'aggravio di sospensione quando il ricorrente propone e perde il giudizio d'Appello. È stato il sindaco Massimo Ventura (tra l'altro parente di Deidda) a dare in Consiglio Comunale la notizia dell'ulteriore sospensione.

Deidda (difeso da Patrizio Rovelli e Maria Grazia Monni) non perde comunque l'abituale combattività: "Sono esterrefatto, mi trattano come uno pericoloso mentre invece continuo a ritenere di aver agito secondo la legge in quel lontano Consiglio Comunale. Proporremo ricorso in Cassazione, sono fiducioso. Nell'attesa continuo a lavorare e stare in mezzo alla gente che mi testimonia vicinanza e che mi aveva premiato come più votato, con oltre 500 voti, alle comunali: è merito mio se abbiamo vinto".

Massimo Ventura però lo gela ritenendo conclusa la collaborazione con l'ex primo cittadino: "Decideranno i giudici sul suo eventuale rientro ma anche in quel caso non gli verrebbe riservato alcun incarico. In ogni caso la nostra esperienza comune è conclusa: alle prossime elezioni le nostre strade prenderanno due vie diverse".
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