I delegati Rsu Femca Cisl della Carbosulcis chiedono chiarezza sui premi erogati "una tantum" ad alcuni dipendenti dell'azienda.

E lo fanno con una nota inviata non solo all'amministratore unico della sede di Nuraxi Figus, ma anche a Maria Grazia Piras, assessore regionale all'Industria.

Nella richiesta ricordano il "clima di immobilismo" in cui versa la Carbosulcis, "sulla quale è in corso già dal febbraio 2015 un esodo incentivato del personale e si è tra l'altro in attesa di conoscere gli sviluppi concreti dei progetti di riconversione"; l'intenzione è quindi quella di "conoscere criteri e logiche" con i quali sono state "premiate" alcune figure aziendali.

Come spiega Igino Salvatore Puddu, delegato sindacale, "in questo momento di difficoltà, in cui l'azienda viene dismessa e si dovrebbe invece tentare di risparmiare in ogni ambito, questi premi sono totalmente ingiustificati".

"Babbo Natale, da noi, proprio non doveva passare, vista la situazione. Vogliamo chiarezza, e capire quello che succede", conclude Puddu.

(Unioneonline/s.s.)
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