Un pezzo di mattone scagliato contro il finestrino: vetro sfondato e solo per un caso non è stata colpita una passeggera. 

È successo ieri intorno alle 20,30 alla fermata dell’Arst al bivio per l’ospedale di Carbonia. Lo stesso luogo nel quale dal 2021 a oggi sono stati 10 i mezzi danneggiati, tutti di proprietà dell’azienda regionale dei trasporti. La denuncia arriva da Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti e Faisa, che ora chiedono a gran voce maggior sicurezza per personale e passeggeri. 

«Dobbiamo aspettare che qualcuno rimanga ferito per prendere provvedimenti?», si chiedono  Giancarlo Lampis (Filt-Cgil), Simone Atzori (Fit-Cisl), Marco Sanniu (Uiltrasporti) e Andrea Uccheddu (Faisa). 

«Occorre che vengano installate in quell’area delle telecamere, così da riprendere chi commette questi gesti vigliacchi e irresponsabili o dal dissuadere dal farli. E che sia previsto il passaggio di pattuglie di Polizia o Carabinieri in quella zona, almeno la sera, quando anche il buio favorisce i teppisti. Ricordiamo», concludono Lampis, Atzori, Sanniu e Uccheddu, «che ogni volta che un bus viene danneggiato, tutta la comunità viene penalizzata, perché l’azienda deve ovviamente fermare quel bus fino a riparazione e perché i costi di ogni intervento ricadono sulla collettività».

(Unioneonline/E.Fr.)

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