Più figure qualificate e professionali, più infrastrutture e soprattutto maggiore celerità degli enti pubblici nel valutare e approvare le idee imprenditoriali turistiche che hanno necessità di un iter rapido. Sono i basilari concetti emersi oggi in virtù della grande partecipazione a Carbonia al workshop di costruzione partecipata “Vivere il sud ovest sardo”.

E’ stato il primo appuntamento pubblico, «l’inizio – hanno sottolineato il sindaco Pietro Morittu e l’assessore al Turismo Michele Stivaletta – del percorso di creazione della destinazione turistica sostenibile del sud ovest della Sardegna».

Il progetto vede un partenariato molto ricco, costituito dal Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, il Flag Sardegna Sud Occidentale, l’Unione dei Comuni del Sulcis, l’Unione dei Comuni Arcipelago del Sulcis,l’Unione dei Comuni Metalla e Mare,il parco naturale regionale di Gutturu Mannu, il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna. Il progetto si è classificato al primo posto nella linea A del programma “Sardegna, un’isola sostenibile”, promosso da Sardegna Ricerche con un finanziamento di 200 mila euro.

Su tre aspetti le imprese non hanno concesso sconti: celerità degli enti pubblici nel varare i progetti, infrastrutture nel Sulcis largamente assenti, creazione di figure qualificate nel settore.

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